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Una bella camicia che si rispetti deve avere un colletto dotato di stecche, possibilmente molto rigide ed estraibili dal loro sacchettino cucito sul retro, perché sono l’unico strumento rimastoci per indurire il colletto ed immobilizzarlo: come è giusto che sia per rendere un uomo davvero elegante! Ma scopriamone il motivo.

Dall’inizio dell’Ottocento il colletto di una camicia maschile si è fortemente caricato di un importante valore sociale, divenendo di fatto, insieme a molti altri indumenti, un elemento distintivo e classista. I colli ottocenteschi infatti, alti e rigidissimi, grazie ai “quintali” di amido utilizzato, venivano indossati dagli uomini appartenenti a classi sociali elevate, che, per la loro posizione, si dovevano mostrare particolarmente eretti in società, guardare gli altri dall’alto in basso e non piegare mai il capo a nessuno. Di conseguenza, in questo periodo, il colletto molto inamidato aiuta a mantenere questo aplomb: serve ad “ingessare” il collo e impedisce, seppur in senso lato, i movimenti “plebei” del capo. E’ evidente che non fosse una vera e propria ingessatura, però dal punto di vista simbolico-sociale ben rendeva l’idea.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, in opposizione alla durezza del passato, questa esigenza sociale viene meno, i colli delle camicie si abbassano e si utilizza molto meno amido, fino a non utilizzarlo del tutto, però rimane l’idea della necessità di avere un colletto fisso e stabile, non fosse altro che per mantenere una certa eleganza. E da questa nuova necessità, nascono le stecche da inserire nel colletto, ovviamente di nascosto, in una piccola tasca cucita sul retro dello stesso. Tutto questo succede in Europa e in Italia, negli Stati Uniti, invece, l’idea di libertà assoluta e il grande desiderio di innovare, fanno nascere la moda del colletto morbido, senza amido, ma anche senza stecche…al vento! Immaginatevi però quali avrebbero potuto essere le conseguenze stilistiche di un uomo con camicia con collo morbido e cravatta stretta in una giornata ventosa: un disastro!

 

Qualcuno infatti, anche negli USA, si rese conto delle problematiche funzionali di un collo così “sbarazzino” e ideò il famoso BUTTON DOWN, assicurando così la stabilità delle punte del colletto grazie a due bottoni fissi sulla camicia. Ciò significa che lasciare il colletto completamente libero forse non è stata una buona idea.

Infatti, nonostante l’influsso americano e l’evoluzione della moda, in Europa e in Italia non si è cambiato idea: la camicia formale da uomo deve avere le stecche al suo posto, perché un colletto morbido può andar bene solo per le camicie sportive, per nulla eleganti. In effetti, un colletto libero si piega, svolazza, si allarga e sicuramente non contribuisce all’eleganza dell’uomo che lo veste. Ma nel vecchio continente, non solo si continua ad utilizzare e ritenere indispensabili le stecche, ma gli uomini più eleganti arrivano persino ad impreziosirle con materiali pregiati e rifiniture speciali. Le più comuni sono in celluloide, ma ci sono anche in avorio, in madreperla, d’argento e persino in oro! Beh, non volevo crederci, ma ecco qui di seguito dei modelli acquistabili anche ai giorni nostri.

 

In conclusione, alla luce della nostra storia e della nostra cultura, ancor oggi possiamo affermare che le stecche ono importanti e devono essere utilizzate dall’uomo elegante. E’ sicuramente meglio avere stecche estraibili ed evitare le stecche permanenti, perché potrebbero fondersi o dare delle pieghe non volute al colletto, però le stecche preziose sono abbastanza inutili…e poi, sono eleganti o è solo ostentazione? A voi il responso…

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