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La colazione (o pranzo) all’italiana

In Italia, soprattutto nei paesi settentrionali, per indicare il pasto del mezzogiorno si utilizzano indifferentemente, con lo stesso significato, sia il termine “colazione” che “pranzo”. E la scelta dell’uno o dell’altro utilizzo, non dipende solo da una preferenza linguistica, ma da una vera e propria tradizione sociale: le famiglie di origine aristocratica o ricco borghese usavano – e in alcuni casi usano ancora – “colazione”, mentre tutte le altre il generico “pranzo”.  Ma qual è il termine più corretto da usare oggi?

Dall’antichità fino alla seconda metà del ‘700 i pasti principali di una giornata son sempre stati tre: il primo al risveglio alla mattina presto, il secondo, dopo mezzogiorno e, il terzo, alla sera verso le 19. Di questi tre pasti, uno era il principale e, dall’antichità in poi, il “prandium” o il pranzo la faceva da padrone.

Dalla metà del Settecento, invece, i nobili inglesi, in considerazione dell’esigenza di alzarsi tardi alla mattina (a seguito delle feste notturne) e di lavorare fino al tardo pomeriggio, anche dopo il pranzo, lanciarono la moda di spostare gli orari dei pasti principali. Pertanto, abolirono il pasto della mattina presto, o lo trasformarono in uno stuzzichino in camera, e, di conseguenza, il vecchio pranzo del mezzogiorno lo trasformarono in colazione, la storica cena in pranzo (rendendola il pasto principale) e istituirono una nuova cena a tarda notte dopo il teatro o il ballo di gala.

Ovviamente questa nuova terminologia si diffuse solo tra i nobili europei ed erano nuovi termini particolarmente chic. Alla fine dell’Ottocento, inizio Novecento, invece, si ritornò agli orari classici dei pasti, alzandosi relativamente presto alla mattina, ma si conservarono i termini del passato più chic.

Quindi l’utilizzo del termine “colazione” per indicare il pasto del mezzogiorno divenne solo una “snobberia” degli elegantoni, però il pasto principale divenne quello della sera, dove si invitavano amici e si svolgevano momenti formali, e la colazione/pranzo si ridusse a un pasto leggero.

Oggi, il pasto quotidiano più importante continua ad essere quello serale, perché le attività lavorative impediscono di mangiar molto a mezzogiorno o di dedicare a questo momento molto tempo. Il pasto di metà giornata, il più delle volte, è frugale, leggero e semplice, mentre quello della sera è più “rilassato” e “raffinato”. Pertanto, ancor oggi il termine “colazione” risulta terribilmente chic, ma anche del tutto attuale!

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I sughi e i condimenti
delle antiche cucine

L'aceto di vino
e l'aceto balsamico delle acetaie

I vini per le colazioni formali
e informali

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