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Se dovessimo stilare una classifica dei periodi storici più apprezzati al giorno d’oggi, sicuramente il lunghissimo Medioevo sarebbe molto in alto, forse non occuperebbe il primo posto, perché anche Roma Antica è molto apprezzata, però, se non fosse a parimerito, sarebbe sicuramente al secondo. E’ sufficiente dare una semplice occhiata agli scaffali dedicati alla storia delle grandi librerie aperte al pubblico, per capire che alla gente pare interessargli solo l’antichità, il medioevo e forse il periodo delle due Guerre Mondiali nel Novecento. Infatti, in riferimento a quei periodi si trovano decine di volumi, articoli, approfondimenti, mentre è difficilissimo trovare opere divulgative interessanti circa gli altri periodi storici, altrettanto importanti, però decisamente poco attraenti ai più. Sicuramente la passione per l’antico è una costante storica, iniziata nel Quattrocento e probabilmente mai terminata, però anche il Medioevo ha avuto l’Ottocento europeo tra i suoi grandi Fans. Il XIX secolo, infatti, non solo ha fatto del Medioevo un’epoca apprezzata ed imitata, ma ne ha fatto una vera e propria moda, arrivando persino ad edulcorare, modificare o copiare grottescamente la realtà storica. Basti pensare a quei famosi “musei delle torture”, dove la sezione medioevo è sicuramente piena di “ricostruzioni ideali” ottocentesche di presunti strumenti di morte, e lo stesso si può dire dei famosi “miti del medioevo”, quali il terrapiattismo, la cintura di castità, lo ius primae noctis: tutti originati dalla fantasia romantica, ma per nulla suffragati da fonti storiche. E’ difficile comprenderne le reali motivazioni, però effettivamente l’Ottocento ha saputo costruire un’immagine sognata del medioevo, avvolgendolo nel buio, nel mistero, nel sogno, confondendo di fatto la realtà con l’immaginario di un’epoca. E persino i suoi grandi intellettuali e letterati, non si sa se per convinzione o per opportunismo modaiolo del momento, hanno “retto il gioco”, incrementando con le loro opere, sia pittoriche che letterarie, un’immagine distorta fino a farla diventare “quasi” vera. E se ancor oggi è rimasta nell’opinione pubblica l’idea di un Medioevo triste e grigio è grazie a questa propaganda del passato, che “fece di tutta un’erba un fascio”, liquidando 1000 anni di storia con degli stereotipi.

E ancor oggi, se dovessimo chiedere a un certo numero di persone di descrivere una preziosa dimora medioevale ci parlerebbero di castelli fatati, con tanto di torrette dai tetti spioventi, grandi camere sontuose, ampi saloni con muri di sole pietre, gigantesche sale del trono, grandi lampadari e imponenti arredi, tra cui enormi tavolate di legno massiccio…ma anche dame velate con lunghi vestiti preziosi, uomini con abiti in pelle e pelliccia con grandi catene d’oro o corone massicce, e poi gli immancabili guerrieri con pesanti armature. Probabilmente, considerando queste descrizioni, chiunque sarebbe affascinato di ritornare indietro nel tempo e di vivere un’esperienza in queste belle case medioevali. Però questa purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, è la realtà raccontata nei romanzi, nei racconti storici ed è frutto di una tradizione edulcorata, mentre la realtà è altrettanto affascinante, ma leggermente differente.

Per prima cosa, è importante analizzare la storia e la cultura del Medioevo per tappe, evitando di riassumere circa mille anni come se fossero meno di cento, ma dando ad ogni periodo il suo giusto inquadramento storico. Dopo la caduta dell’impero romano l’occidente non se la passava benissimo, e, a differenza dell’oriente, anche i ricchi vivevano in dimore molto austere e modeste. Gli interni delle case, seppur prestigiose, erano caratterizzati da pochi colori, nessun ornamento e forme molto semplici, ma soprattutto il materiale predominante era il legno, non il sasso come vorremmo credere.  Spesso i signori vivevano in  piccoli castelli o strette torri e la loro vita era molto semplice ed essenziale. Ma se queste erano le dimore dei ricchi, pensate in che condizioni vivevano i poveri! Quindi non mi pare una bella idea voler ritornare indietro nel tempo e fermarvi nell’altomedioevo, non sarebbe piacevole soggiornare in queste scomode strutture, ne resteremmo delusi.

Infatti, per assistere ad un miglioramento delle abitazioni e dei loro arredamenti, bisogna attendere l’anno Mille, quando la crescita demografica ed economica, risollevò le sorti della civiltà occidentale e, con essa, anche la passione per le cose belle e funzionali. Non conosciamo molto dei mobili dell’epoca, ma sappiamo che in questo periodo molte persone si arricchirono e, di conseguenza, vollero incrementare il loro prestigio anche attraverso le proprie dimore. Gli arredamenti però rimasero ancora essenziali, sappiamo con certezza che la tavola era ancora costituita da cavalletti mobili con sopra un asse di legno, il signore si sedeva su uno sgabello, mentre gli altri sulle panche, e che anche il letto era rimasto semplice, forse arricchito da un baldacchino sospeso o sorretto da colonnine…e sempre sollevato da terra. Ma il più importante mobile medioevale è il “cofano”, utilizzato anche nel periodo romanico, ovvero una sorta di cassa o cassone con coperchio, comodo e funzionale, spesso disposto ai piedi del letto. Mi raccomando, non chiamatelo “cassapanca” perché nell’XI-XII secolo non si definisce ancora così…questo termine entrerà in uso nel XV secolo e sarà poi la fortuna del periodo immediatamente successivo.

Tra il ‘200 e il ‘300, invece, si assiste ad un’ulteriore svolta: la costruzione delle grandi cattedrali a livello europeo e, successivamente, la diffusione del gotico a livello “sovranazionale”, tanto da definire il nuovo stile prerinascimentale “gotico internazionale”, coinvolgeranno anche la cultura dell’arredamento domestico. In Italia soprattutto questo stile si riversa anche nei mobili, creando così strutture lignee slanciate, con tanto di cuspidi e pinnacoli. Anche il letto dal XIII secolo riprende rilevanza artistica e architettonica, lo si rende più importante e lo si solleva sempre più dal pavimento con basamenti lignei: in alcuni casi occorre addirittura uno sgabello per salirvi. Inoltre, in questo periodo il letto assume anche un significato simbolico nella vita della famiglia e della comunità: sul letto si concepivano i figli, si nasceva, si moriva e si passava gran parte della vita. Nascono anche letti di rappresentanza, per permettere ai signori di ricevere i dignitari nelle loro stanze da letto, e in alcune opere artistiche del XIV e XV secolo si notano letti per l’amministrazione della giustizia, dove il giudice, ben rilassato, poteva sentenziare con tranquillità, garantendo così una migliore sentenza.

In questi anni però continua ad essere il cassone il mobile medioevale per eccellenza, però diventa sempre più importante e decorato, pur restando sempre nella sua posizione ai piedi del letto. In questo periodo le importanti case medioevali fanno passi da gigante e si impreziosiscono sempre più, con colori, decorazioni, tessuti d’arredo, cortine. Ma la reale evoluzione degli arredamenti la si ha nel ‘200 nell’Europa settentrionale, perché il cassone, da sempre considerato il padre di tutti gli altri mobili moderni, si trasforma per creare credenze chiuse dove conservare i cibi. Pertanto, pur mantenendo l’impostazione e la forma di un cassone, alzandosi, aprendosi e mettendo gli sportelli, si trasforma in un vero e proprio Buffet. Da questo momento in poi l’evoluzione sarà inarrestabile: nel XV secolo abbiamo la cassapanca, poi, da questa, i grandi armadi, dopo ancora i cassettoni e molto altro…Ecco, già in questi ultimi secoli del Medioevo la vita diventa sempre più comodo e probabilmente, se si potesse, non sarebbe del tutto nefasto tornare indietro nel tempo per soggiornare in un bel castello, divenuto più comodo e di rappresentanza. Però attenzione perché non son tutte “rose e fiori”…le comodità al castello non esistono!

 

Dopo questa breve carrellata circa gli arredamenti degli interni delle dimore di pregio medioevali, se oggi desideraste soggiornare in un luogo rimasto intatto sin dal medioevo, capireste che non è possibile e che, se anche esistesse, non sarebbe proprio l’ideale per un soggiorno di relax. Però abbiamo delle soluzioni molto vicine al mondo del medioevo, dove, come vi abbiamo ampiamente rappresentato sopra, l’Ottocento romantico vi ha messo “lo zampino”, ricostruendo strutture neomedioevali ed adattandole alle esigenze moderne, seppur salvando in parte alcune dimore e le loro rigide concezioni.

La prima soluzione si trova nel CASTELLO DI ROSSINO di Calolziocorte (LC), dove è possibile affittare l’intera torre duecentesca, completamente ristrutturata, ma con una distribuzione dello spazio e dei locali correttamente medioevale. Il piano terra, infatti, non è abitato, proprio come voleva la tradizione militare dell’epoca per ragioni di difesa, mentre la vita si svolge al secondo e al terzo piano, dove è stato ricavato un salottino (poco medioevale ma affascinantissimo), un bagno e una camera matrimoniale, dalla vista eccezionale. Sicuramente le finestre non sono più semplici feritoie, ma anche la scala esterna non è più in legno scricchiolante e pronta per essere tagliata in caso di attacchi, però vi assicuro che è un luogo meraviglioso e che vi lascerà senza fiato!

Un’altra soluzione è offerta dal CASTELLO DI CERNUSCO di Cernusco Lombardone (LC), dove anche qui il tempo pare essersi fermato, tra grandi sale d’armi e cannoniere antiche, seppur alcuni rimaneggiamenti di stampo ottocentesco lo rendano più comodo e piacevole. Qui, potrete soggiornare negli appartamentini del complesso, ma sarete davvero a un soffio dal medioevo…almeno da quello immaginato sinora!

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