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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
Le linguine della Tenuta di Camugliano sono una pasta biologica prodotta in Toscana con semola di Grano Antico Senator Cappelli, un frumento di grande pregio dal sapore unico e inconfondibile, coltivato nei possedimenti della tenuta di Camugliano a Ponsacco (PI). Questo semolato è il frutto di una grande tradizione, risalente agli inizi del ‘900, e, da allora, non ha subito mutazioni, conservando ancor oggi i sapori e la consistenza di un tempo. Questa pasta è ricca di elementi nutritivi, povera di glutine, è di qualità superiore ed è particolarmente indicata in caso di intolleranze e allergie.
DESCRIZIONE DELLA TENUTA DI CAMUGLIANO DI PONSACCO (PI)
La tradizione della campagna pisana vuole che la Villa di Camugliano sia stata realizzata dal Duca Alessandro de Medici dopo il 1532. Successivamente, divenne proprietà dei Salviati, dei Gondi, di Matteo Botti, fino ad essere incamerata dalla banca dei Medici nello Scrittoio delle Possessioni. Nel ‘600 Filippo Niccolini, patrizio fiorentino, acquistò la dimora per 50.000 e Il suo titolo di Marchese fu commutato dal Granduca in quello di Marchese di Ponsacco e Camugliano.
Egli si occupò subito dell’attività agricola, incrementandone la produzione, e, per quanto concerne la villa, ispirandosi all’impostazione delle ville medicee del 500, avviò importanti modifiche: le fondazioni furono fortificate con possenti muraglioni di contenimento, vennero costruite ex novo tre delle quattro torri angolari e la facciata meridionale venne racchiusa da due ali: il granaio e la scuderia ad ovest , la fattoria e la tinaia a est.
Le parti interne più interessanti della tenuta sono: l’imponente salone centrale del primo piano, la cui volta è affrescata da Angelo Michele Colonna, Il loggiato che ricorda quello commissionato nel 1655 da Filippo per la corte interna della sua residenza a Firenze in via dei Servi, ma anche la bella chiesa dedicata a San Filippo.
Per quanto concerne gli spazi esterni, invece, si ricorda che nel 1640 vennero realizzati il pomarium e il lungo viale di cipressi che dal pian di Cascina conduce alla villa passando davanti alla chiesa di San Frediano. Nel ‘700, invece, vennero aggiunte le scale esterne con la chiusura del loggiato. Il prato con al centro la statua di Ercole di Giovanni Bandini proveniente dal palazzo di Firenze, venne cinto con un’esedra.
Da questo momento storico la villa è rimasta intatta nel tempo, grazie alla costanza e all’attenzione degli attuali proprietari. Oggi, questa tenuta agricola produce anche ottimi prodotti biologici, legati alla terra, ai sapori e alla secolare tradizione del luogo.
produzione, e, per quanto concerne la villa, ispirandosi all’impostazione delle ville medicee del 500, avviò importanti modifiche: le fondazioni furono fortificate con possenti muraglioni di contenimento, vennero costruite ex novo tre delle quattro torri angolari e la facciata meridionale venne racchiusa da due ali: il granaio e la scuderia ad ovest , la fattoria e la tinaia a est.
Le parti interne più interessanti della tenuta sono: l’imponente salone centrale del primo piano, la cui volta è affrescata da Angelo Michele Colonna, Il loggiato che ricorda quello commissionato nel 1655 da Filippo per la corte interna della sua residenza a Firenze in via dei Servi, ma anche la bella chiesa dedicata a San Filippo.
Per quanto concerne gli spazi esterni, invece, si ricorda che nel 1640 vennero realizzati il pomarium e il lungo viale di cipressi che dal pian di Cascina conduce alla villa passando davanti alla chiesa di San Frediano. Nel ‘700, invece, vennero aggiunte le scale esterne con la chiusura del loggiato. Il prato con al centro la statua di Ercole di Giovanni Bandini proveniente dal palazzo di Firenze, venne cinto con un’esedra.
Da questo momento storico la villa è rimasta intatta nel tempo, grazie alla costanza e all’attenzione degli attuali proprietari. Oggi, questa tenuta agricola produce anche ottimi prodotti biologici, legati alla terra, ai sapori e alla secolare tradizione del luogo.