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La sontuosa villa di campagna che rivaleggiava con la reggia di Monza
Localizzazione. Villa Borromeo D’Adda è situata ad Arcore (MB), nella campagna della bassa Brianza, su una piccola altura storicamente chiamata “La Montagnola”. Dista 31 km circa dal centro di Milano e 8 km circa da Monza.
DESCRIZIONE DI VILLA BORROMEO D’ADDA
Storia e caratteristiche. La storia della villa affonda le sue radici nella seconda metà del ‘500, quando la ricca famiglia D’Adda acquistò i terreni in Arcore e probabilmente, dove oggi sorge la grande dimora, vi costruirono una casa da nobile. Ma le fonti sono molto più precise verso la metà del Settecento, quando l’abate Ferdinando D’Adda e Francesco D’Adda realizzarono un’importante villa di delizia. Morto Francesco, la quota proprietaria passò a Febo D’Adda e, proprio in questo periodo, vennero edificate due dimore: una sopra la “Montagnola”, dove troviamo tuttora la villa, e l’altra a ferro di cavallo nei terreni sottostanti, dove oggi troviamo solo i due caseggiati separati all’ingresso della proprietà (che un tempo costituivano le ali laterali della villa). In questi anni, esistevano due dimore con due giardini separati da una siepe, ciascuna era autonoma dall’altra. Deceduti i due storici proprietari, l’intero patrimonio passò a Giovanni D’Adda, il quale unificò le proprietà, abbattendo gran parte della dimora sottostante (lasciando solo le ali laterali che troviamo oggi) e creando con l’arch. Balzaretti un unico parco all’inglese. Giovanni, in una delle due ali superstite, realizzò anche una bellissima cappella privata (oggi conosciuta come cappella Vela) in ricordo della giovane moglie, Maria Isimbardi, morta a 22 anni, due anni dopo la nascita del loro unico figlio. La cappella oggi conserva due bellissime opere di Vincenzo Vela, tra cui la riproduzione marmorea del capezzale della moglie al momento della sua morte. Successivamente, la proprietà passò al figlio Emanuele D’Adda, il quale modificò completamente la villa, trasformandola in una sontuosa dimora di fine Ottocento, in stile barocchetto, con stucchi, ferri decorati, grandi tettoie e con una buona disposizione di sale per feste importanti (si dice che volesse imitare villa Reale di Monza). Nel 1911, non avendo eredi, la villa passò a Febo Borromeo e, in un secondo momento a Emanuele Borromeo: per questo oggi si parla di “villa Borromeo D’Adda”. In questo periodo la villa perdette un po’ della sua fama e dei suoi splendori, fino al 1980 che venne ceduta al comune di Arcore. Per molto tempo venne lasciata in stato di degrado, poi addirittura venne abbandonata (fu inagibile), fino ai giorni nostri, che venne completamente ristrutturata. I lavori terminarono nel 2016 e oggi la dimora è visitabile…e sono ancora leggibili i segni dei suoi fasti.
LA VISITA GUIDATA IN VILLA E ALLA CAPPELLA VELA
Inizieremo la visita alla villa dal maestoso cancello di ingresso e, dopo una breve presentazione della storia del luogo, vi faremo visitare la splendida cappella ottagonale, c.d. cappella Vela per la presenza di due grandi opere scultoree di Vincenzo Vela. Qui, sarà possibile ammirare la bellezza della struttura, simile a un battistero rinascimentale, e conoscere la triste storia del suo fondatore, Giovanni D’Adda, che realizzò questo luogo di culto a seguito della morte della giovane moglie di soli 22 anni. I visitatori potranno avvicinarsi alle due opere in marmo bianco del Vela, il capezzale della moglie morente, intrisa di emozioni e simboli affettuosi, e la meravigliosa Madonna Addolorata: sculture che Giovanni fece realizzare in ricordo del suo grande dolore per l’improvvisa perdita.
Successivamente, lungo i viali romantici del parco, ripercorrendo la strada delle carrozze di un tempo, vi condurremo davanti all’ingresso principale della villa, proprio sotto la grande tettoia in ferro battuto, raccontandovi il “rito di fine Ottocento” dell’accoglienza degli ospiti. Percorreremo il perimetro esterno della villa, fino ai giardini terrazzati su cui si affacciava il grande salone interno ed entreremo dalla porta laterale. Questo ambiente, un tempo ricchissimo di oggetti preziosi, venne chiamato anche giardino d’inverno, perché, pur essendo al chiuso, vi sembrerà di essere ancora nel giardino esterno, e rappresentò da sempre il luogo delle feste. Passeremo poi nella sala del teatrino antico e, percorsa una piccola galleria, entreremo nella maestosa sala da pranzo, caratterizzata ancora da una meravigliosa specchiera e dalla tappezzeria di un tempo. Qui, vi spiegheremo l’etichetta a tavola, in un periodo in cui si diceva: “dimmi come mangi e ti dirò chi sei”. Successivamente, passeremo nel salotto della conversazione o del caffè, vi racconteremo gli usi del farsi visita e le affascinanti curiosità dei doni/regali di fine Ottocento: l’etichetta imponeva anche cosa regalare e a chi. E in ultimo, si visiterà il maestoso ingresso, il grande scalone d’onore e la riservata biblioteca storica.
Concluderemo la visita nei sotterranei della villa, alla scoperta delle antiche cantine, indispensabili per una dimora “festaiola”, e delle maestose cucine, caratterizzate ancora dalla presenza di una stufa, di uno scalda vivande e di un girarrosto storico. L’occasione ci permetterà di allietare gli ospiti con racconti culinari e ricette antiche, nonché vi riveleremo il significato di alcuni termini ormai desueti della cucina ottocentesca…
SERVIZI E INFORMAZIONI UTILI
La villa è situata nel centro di Arcore. E’ possibile parcheggiare in un grande parcheggio pubblico proprio di fronte all’ingresso della villa.
Oltre alle visite guidate, è possibile organizzare all’interno dei saloni ristrutturati eventi privati.
PER PRENOTARE E PARTECIPARE ALLE VISITE
Per i gruppi, la visita guidata alla villa può essere effettuata in ogni momento dell’anno, previa disponibilità della dimora, min.15 – max 55 persone.
Per i singoli è possibile aggregarsi nei giorni di visita prestabiliti all’interno del calendario interattivo Villago.
