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Questo corposo volume stampato con effetto cartapaglia si propone di fermare uno dei tratti più caratteristici della fisionomia della vecchia Milano. Gli autori sono per questo risaliti a epoche lontane, per tentare di raccogliere le ricette trasmesse dai loro nonni: perché questo patrimonio culinario non andasse perso. La cucina, per quanto umile e domestica, è una delle piccole arti di cui si è sempre occupata l’umanità, lasciandovi la propria impronta. Essa fa parte della nostra storia. Quando è particolarmente appetitosa, la ricetta si trasmette e, a volte, si perfeziona da una generazione all’altra. Ecco allora l’importanza e il valore di raccogliere le tipiche ricette della tradizione. E se poi ci viene anche regalata la possibilità di gustarci (è proprio il caso di dirlo!) due testi dedicati alla cucina ambrosiana del passato prossimo e di quello più remoto, il volume diventa imperdibile! Giungendo alle ultime pagine, se ci avremo preso gusto… potremo inoltre mettere alla prova la nostra conoscenza dei termini gastronomici (ma non solo) della lengua milanesa spigolando il ricco glossario compilato da Cesare Comoletti.