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DESCRIZIONE DEL VINO
Il vino Torre della Sirena dei conti Sertoli Salis si presenta con un colore giallo paglierino con lievi riflessi dorati, dal tono brillante e vivace. Inizialmente il suo profumo ricorda i frutti esotici, come la banana mista alla vaniglia, poi appaiono note aromatiche di frutta secca tostata e di miele di acacia.
Il vino non si fregia della DOC, pur provenendo da uve raccolte in vigneti a DOC e DOCG, poiché la vinificazione in bianco di queste particolari uve della Valtellina non è prevista dal disciplinare di produzione. Si presenta con la denominazione “Terrazze Retiche di Sondrio”.
Questo vino è davvero elegante ed esalta vivande dal sapore netto, forte e saporito. Si abbina molto bene ai salumi, quali la bresaola valtellinese, gli affumicati, il fegato e i formaggi piccanti. E’ piacevole anche l’abbinamento con il pesce.
DESCRIZIONE DI PALAZZO SALIS DI TIRANO
Il vino descritto si collega alla storia, alla cultura e al bellissimo Palazzo dei Conti Sertoli Salis di Tirano, dove già dalla metà del Seicento si produceva vino che riforniva persino la Corte dell’Imperatore d’Asburgo. La nobile dimora nel ‘600 e nel ‘700 fu di proprietà dei Conti Salis, per poi passare ai conti Sertoli Salis dall’800, quando l’unica erede, si sposò con un Sertoli, generando la famiglia Sertoli Salis.
La struttura presenta una facciata di stile tardo-cinquecentesco, fiancheggiata da due torri, con un portale centrale barocco realizzato su disegno del Vignola. Dall’ ingresso s’infila un portico che conduce al suggestivo giardino interno “all’italiana”, uno dei più significativi della Lombardia e senz’altro il più noto in Valtellina.
All’interno del palazzo, è possibile percorrere un itinerario di 10 sale decorate ed affrescate, tutte recentemente restaurate, tra cui il cosiddetto “Saloncello”, importante sala splendidamente affrescata, utilizzata tra il XVII e il XVIII secolo come punto d’incontro del potere politico dell’epoca. Inoltre, è possibile visitare una suggestiva chiesetta barocca privata dedicata a S.Carlo Borromeo. Tutte le sale del museo si affacciano sull’antica corte cinquecentesca detta corte rustica, o “corte dei cavalli”.
L’accesso al museo avviene salendo l’imponente scalone d’onore e transitando per il Salone d’onore, che presenta un soffitto magnificamente affrescato con decorazioni pittoriche settecentesche attribuite al pittore Cucchi e che è stato restaurato negli anni Ottanta sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici. In conclusione, considerando sia l’aspetto storico che artistico, è possibile affermare che Palazzo Salis sia uno dei più importanti palazzi della provincia di Sondrio, ma anche dell’intera Lombardia.
Oggi la produzione di vino è legata alla Conti Sertoli Salis Alta Valtellina Srl, una tra le realtà produttive di maggiore prestigio e riferimento della Valtellina sin dalla sua nascita nel 1989.