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La basilica romanica di Sant’Abbondio in Como è tra le più importanti costruzioni dell’XI secolo; è a cinque navate ed è soprattutto conosciuta per la presenza di due campanili (uno interamente rifatto nell’Ottocento dopo un crollo), ma non è molto frequentata da comaschi e turisti. La sua posizione periferica (eppure, neanche un paio di chilometri dal centro), la vicinanza con la linea ferroviaria (dunque una sensazione di degrado ambientale), la mancanza di servizi ritenuti essenziali (come i parcheggi) la escludono dai tragitti consueti del turismo di massa che preferisce comode tappe e brevi tragitti. I comaschi tuttavia l’apprezzano per il suo fascino spirituale; per la luce mutevole che emoziona e coinvolge; gli appassionati di storia ed arte la frequentano per l’interesse che suscita la sua architettura (anche se più volte rimaneggiata e un poco semplificata) e molti – per fortuna – la visitano per ammirare lo stupendo ciclo di affreschi dedicato alle Storie di Cristo raccontate in venti scene. Molto ben conservato, il ciclo è tra i più importanti del Trecento lombardo.