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Massimo esempio di arte barocca nella città di Como, la chiesa di Santa Cecilia annovera opere illustri di pittori quali Andrea Lanzani, Filippo Abbiati e Francesco Innocenzo Torriani e di scultori quali Giovan Battista Barberini e Pietro Lironi. Esibiva anche una superba pala d’altare di Orazio Gentileschi, che proprio per la sua bellezza venne trasportata a Brera all’inizio dell’Ottocento.
Per la prima volta, le vicende di questa chiesa e del complesso edilizio circostante (prima monastero femminile e poi liceo) sono ricostruite con completezza di indagine e ricchezza di analisi: non solo le vicende artistiche, ma anche quelle economiche e “politiche” che coinvolgono le più potenti famiglie comasche dell’ancien régime (tra le altre, le famiglie da cui vennero i due papi comaschi: gli Odescalchi e i Rezzonico).
Il volume di grande formato è anche riccamente illustrato, grazie a una apposita campagna fotografica che documenta sia le singole opere d’arte che l’affascinante spazio che le contiene.
L’opera nasce per iniziativa della Fondation Carlo Leone et Mariena Montandon che da anni promuove la conoscenza e il restauro di importanti monumenti comaschi.