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PALAZZO ARESE BORROMEO di CESANO MADERNO (MB) – XVII secolo

Indirizzo
Cesano Maderno Via Borromeo 41   View map
Phone
3383090011

12,00 

Status

Unlimited tickets

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Event Details

Uno dei palazzi seicenteschi più affascinanti d’Europa

 

Localizzazione. Palazzo Arese Borromeo si trova a Cesano Maderno (MB), nella Bassa Brianza, a circa 16 km da Monza e a circa 22 km da Milano.

 

DESCRIZIONE DI PALAZZO ARESE BORROMEO

Storia e caratteristiche.  L’edificazione del palazzo ebbe inizio intorno al 1626 per volere di Bartolomeo III Arese, il quale volle realizzare un palazzo a proprio piacimento ed esaudire, nello stesso tempo, il sogno del padre Giulio I Arese. La costruzione venne realizzata su un’antica struttura castellana e, data la sua posizione pressoché annessa alla città, venne realizzata una dimora simile ad un palazzo, seppur con evidenti caratteristiche proprie della villa di campagna. Tale soluzione non doveva essere casuale, Il committente Bartolomeo III Arese era un abile politico, aveva ricoperto ruoli prestigiosi nella Milano spagnola, e fu il maggiore interlocutore degli Asburgo. Fu un capitano di giustizia, un questore del magistrato ordinario di Milano, ma anche il reggente onorario del Consiglio d’Italia e il presidente del senato. Oltre ad essere un importante membro di governo, fu anche un fervido uomo di cultura che seppe arricchire il palazzo di affreschi e decorazioni di grande valore e carichi di significato. Nel 1634 Bartolomeo III sposò Lucrezia Omodei e dalla stessa ebbe tre figli, 2 femmine e un maschio. Purtroppo quest’ultmio il 31 marzo del 1665 morì, lasciando Bartolomeo senza eredi diretti. Pertanto, il nipote Carlo IV, figlio della figlia Giulia e di Renato Borromeo, dopo aver acquisito anche il cognome materno (chiamandosi Arese Borromeo), ereditò il palazzo.

Il palazzo poi continuò per molto tempo a rappresentare il gioiello della famiglia Borromeo, e dal 1987 venne acquistato dall’amministrazione comunale di Cesano Maderno, che ancor oggi ne è proprietaria e lo gestisce ai fini culturali.

L’ARCHITETTURA E GLI SPAZI INTERNI DEL PALAZZO

Il seicentesco palazzo presenta delle caratteristiche architettoniche proprie del barocco lombardo, mantenendo però uno stile sobrio e con forti influenze di un lontano rinascimento. L’accesso al palazzo avviene attraverso una grande piazza esterna ad esedra (tipicamente barocca), la quale simbolicamente  rappresenta un interessante punto di contatto (o apertura) degli Arese nei confronti del borgo di Cesano. Tale spazio antistante la dimora infatti, oltre a costituire il viale di accesso alla stessa, veniva utilizzato per il mercato cittadino, le manifestazioni teatrali e tutte le rappresentazioni sceniche che i nobili Arese Borromeo offrivano al popolo. Dalla piazzetta è ben visibile la facciata esterna del palazzo, fortemente caratterizzata da una voluta semplicità, precisione e da un forte legame con la storia locale. Il portale della dimora infatti si presenta in bugnato, tipico delle strutture castellane, ricordando così l’immobile preesistente al palazzo.

Come tutti i palazzi cittadini, la dimora è articolata in un quadrilatero chiuso con all’interno un cortile d’onore. Ciò che meglio caratterizza anche esternamente la struttura è la sobrietà e la regolarità architettonica, attraverso la quale vengono delineati due porticati opposti e  un bellissimo loggiato al piano superiore. Quest’ultimo rappresenta la grande apertura del palazzo verso l’ambiente circostante ed un nuovo rapporto tra l’uomo e l’ambiente.

IL PIANO TERRA DEL PALAZZO

Il lato est è caratterizzato da interessanti sale di rappresentanza, degno di nota è il grande salone centrale che si affaccia sia sul cortile che sul parco del palazzo. Questo presenta affascinanti affreschi e decorazioni sul soffitto, mentre le pareti laterali risultano spoglie in quanto in passato erano occupate dalla quadreria del palazzo. La rappresentazione più interessante della sala è il carro di Aurora sul soffitto, tipica rappresentazione dei saloni delle dimore storiche, nonchè una serie di affreschi nelle vele e lunette laterali di matrice rococò. Queste ultime rappresentano scene o personaggi mitologici, così come volute da Bartolomeo III Arese per comunicare sue posizioni, idee politico-amministrative o questioni famigliari.

Inoltre, il piano terra è caratterizzato da un bellissimo ninfeo interno con sale decorate a mosaico con sassi di fiume bianchi e neri. Questi creano importanti decorazioni sceniche, complessi arabeschi e simboli antichi, tanto cari allo stile barocco dell’epoca.

Il piano terra si conclude con alcuni locali di servizio nelle ali laterali e con un grande scalone d’onore per accedere al piano nobile superiore.

IL PIANO NOBILE DEL PALAZZO

Il piano nobile presenta moltissime sale affrescate – si consideri che nel palazzo se ne contano circa quaranta – e la particolarità di questo piano è che i locali si presentano completamente decorati, da terra al soffitto. La maggior parte degli affreschi risalgono al secondo seicento e riflettono il pensiero di Bartolomeo III, nonchè la sua volontà di creare un’opera unitaria. Tutte le rappresentazioni sono in stile barocco, valorizzano gli spazi del palazzo e la loro funzionalità. Salendo al piano nobile, degno di nota è lo scalone degli stemmi, dove si sottolineano le parentele e le alleanze dei padroni di casa, così da rimarcare il prestigio della famiglia e gli importanti rapporti della stessa. Proseguendo nei locali si trovano: la sala delle rovine, due boscarecce, il salone principale denominato dei ” fasti romani”, la sala del castello raffigurante il Castello Sforzesco di Milano e molte altre stanze che conducono alla cappella privata del palazzo, l’oratorio dell’angelo custode.

Altro spazio interessante del piano è la galleria delle Arti Liberali, attraverso la quale si accede agli appartamenti privati di Bartolomeo III e del figlio Giulio II. A metà della galleria si trova la piccola cappella di San Pietro Martire, realizzata in occasione della morte prematura di Giulio II.

Tutti gli affreschi del palazzo sono stati realizzati da importanti pittori del barocco lombardo quali il Montalto, Ercole Procaccini il Giovane, Giuseppe Nuvolone e molti altri meno conosciuti.

IL GIARDINO DI PALAZZO ARESE BORROMEO

Il giardino del palazzo oggi visibile è probabilmente opera di Francesco Castelli, architetto di fiducia dei Borromeo, e può essere classificato quale giardino all’italiana con forti influenze francesi, considerata la sua impostazione pianeggiante e non terrazzata. Nel 1671 Bartolomeo III vi portò l’acqua, incanalando la roggia viscontea di Desio, e vi realizzò gli immancabili giochi d’acqua tipici delle nobili dimore storiche dell’epoca. Tale roggia inoltre alimentava un mulino esterno, oggi perduto.

Nel seicento il grande giardino era diviso in due: accanto al palazzo vi era il giardino all’italiana e, al di là del muro di separazione, vi erano le marcite e i boschi tipici della campagna briantea.

Verso la metà del XVIII secolo venne demolita la separazione, e per volere di Renato III venne creato un unico giardino, si costruì l’attuale fontana caratterizzata dai dromedari, simbolo di casa Borromeo, e vennero collocate una serie di statue in arenaria, ancor oggi visibili.

Oggi il giardino è divenuto un grande parco pubblico, caratterizzato da un grande viale centrale e si estende su un’area di circa 100.000 mq. Attorno al vialone che conserva ancora lo stile del giardino all’italiana, si sviluppa il bosco di tigli, querce e tassi che delimitano la proprietà del palazzo.

LA VISITA GUIDATA NEL PALAZZO

La visita a palazzo Arese Borromeo vi farà fare “un salto” nel Seicento lombardo, alla scoperta degli ambienti di una ricca dimora dell’epoca e delle curiosità legate alla vita della famiglia Arese. Il percorso avrà inizio dalla maestosa Esedra, ovvero dalla piazzetta delle feste antistante il palazzo, dove scoprirete gli aneddoti legati ai divertimenti e ai fasti seicenteschi; proseguirà nel cortile interno, per poi entrare nel palazzo. Nelle prime sale incontreremo gli Arese, con le loro biografie curiose, poi visiteremo tutti i saloni del piano terra, per decifrare i grandi affreschi barocchi, tutti con 2 o 3 significati sottesi. Scopriremo infatti che, dietro la raffigurazione di episodi della mitologia classica, viene narrata la vita, la politica e la morale dell’epoca, nonché le questioni famigliari e le concezioni filosofiche di Bartolomeo III Arese. Scopriremo i suoi rapporti con la Corona di Spagna, i suoi successi da magistrato milanese, le sue convinzioni sociali e soprattutto le grandi aspettative riposte nel figlio Giulio II.

Successivamente, attraverso lo scalone d’onore, ricco di stemmi araldici e di immagini misteriose, vi accompagneremo nel primo piano nobile. Visiteremo le sale completamente affrescate: dalle stanze delle rovine ai locali delle boscarecce, sarete avvolti dalla coinvolgente pittura barocca e scoprirete le passioni, le paure, le curiosità degli uomini del Seicento in Brianza. Passeremo poi nel grande salone delle feste, nominato dei “fasti romani”, per i suoi affreschi e i suoi personaggi rappresentanti la storia di Roma antica. Decifreremo i simboli, le allegorie e le tantissime figure che fanno capolino da fregi e finti terrazzamenti.

Terminata la visita dei saloni “pubblici”, entreremo negli appartamenti privati degli uomini di casa, soffermandoci prima nella galleria delle Arti liberali. Qui scopriremo la cultura e l’educazione dell’epoca, vedremo le raffigurazioni delle allegorie delle arti e dei maggiori esponenti delle stesse, pensate proprio per l’educazione del figlio Giulio II. Sarà possibile visitare anche gli appartamenti privati del figlio cadetto che, dopo la sua morte nel 1665, vennero trasformati in una sorta di sacrario del dolore di un padre affranto.

Per finire, saliremo nella splendida loggia seicentesca, per ammirare il maestoso giardino all’italiana sottostante e vedere il palazzo dall’alto. Sarà visibile anche la torre antica, utilizzata poi per le osservazioni astronomiche, in un periodo in cui la scienza si stava facendo largo tra le storiche superstizioni. Con l’occasione, vi racconteremo qualche “rituale apotropaico” tramandato dalle fonti dell’epoca, soprattutto quelli più intriganti legati alla salute, al denaro e all’amore.

 

 

SERVIZI E INFORMAZIONI UTILI

Il palazzo è situato nel cuore di Cesano Maderno. E’ possibile parcheggiare a fianco del palazzo in parcheggi pubblici.

Oltre alle visite guidate di Villago, è possibile organizzare nei saloni della dimora eventi privati e matrimoni civili.

 

PER PRENOTARE E PARTECIPARE ALLE VISITE

Per i gruppi, la visita guidata alla villa può essere effettuata in ogni momento dell’anno, previa disponibilità della dimora, min.15 – max 55 persone.

Per i singoli è possibile aggregarsi nei giorni di visita prestabiliti all’interno del calendario interattivo Villago.

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