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L’unica isola del Lario pervenne all’inizio del Novecento tra le proprietà del re del Belgio, il quale decise di farne dono all’Accademia di Brera in modo che potesse divenire sede di una “colonia di artisti” secondo una consolidata tradizione europea. Da questo singolare avvenimento prese il via un complicato iter di concorsi e progetti, che condusse alla fine degli anni Trenta alla realizzazione di tre Case per artisti, progettate dall’architetto Pietro Lingeri, caratterizzate da un’interessante sintesi tra architettura razionalista e tradizionale edilizia locale.
Di queste case, recentemente restaurate, il quaderno della Fondation Carlo Leone et Mariena Montandon, settimo della serie pubblicata da NodoLibri, indaga la vicenda in tutti i suoi aspetti, arricchito da un cospicuo apparato iconografico.
INDICE TESTUALE
Premessa
L’isola degli artisti e l’ambiente lariano – Giovanna D’Amia
Pietro Lingeri tra Le Corbusier e il Lario – Chiara Baglione
Le Corbusier e il vernacolare: Le Sextant a Les Mathes 1935 – Tim Benton
Conservare per abitare: il restauro delle Case per artisti – Andrea Canziani
La pratica del cantiere nel restauro delle Case per artisti – Rebecca Fant
Guardate qui – Emanuele Piccardo
Ripensare la residenza degli artisti – Éric de Chassey
Mobilità e tempo nelle pratiche artistiche e curatoriali contemporanee – Elvira Vannini
Un intervento di restauro e il suo contesto – Stefano Della Torre