Details
Premio Hemingway 2006 – Premio Lawrence 2007
“Brilli nel suo scintillante saggio affronta tutte le implicazioni esistenziali e psicologiche, letterarie e antropologiche che connotano l’esperienza del Grand Tour” (Giorgio Boatti)
“Raccogliendo un’impressionante mole di documenti, testi, reperti, riuscito a comporre un racconto unitario movimentato da cento episodi e cento localit” (Corrado Augias)
Questo volume traccia la storia del viaggio in Italia, una consuetudine culturale tra le pi affascinanti, dalle sue origini collocabili alla fine del Cinquecento al sorgere del turismo organizzato. Che si tratti del filosofo naturale, dello studente, del diplomatico, del mercante, dell’appassionato di antichit o del collezionista, il viaggiatore affida a diari, memorie, guide, corrispondenze, vere o fittizie, la sua esperienza di pellegrino laico del sapere. E’ da questa messe che Brilli attinge per raccontare come nel concreto si svolgesse il viaggio in Italia, quali i luoghi visitati, quali i rapporti con i “nativi”, quali le aspettative e le reazioni dei “turisti”: ne viene una narrazione di grande piacevolezza, intessuta di notizie curiose e anche divertenti, scritta con stile elegante e privo di pedanterie.
Attilio Brilli insegna Letteratura americana nell’Universit di Siena. Con il Mulino ha pubblicato “Quando viaggiare era un’arte” (1995), “Il viaggiatore immaginario” (1997), “La vita che corre” (1999), “In viaggio con Leopardi” (2000), “Un paese di romantici briganti” (2003), “Viaggi in corso” (2004).