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Dall’impervia Rocca di Vercurago al misterioso castello di Rossino alla ricerca dell’Innominato di manzoniana memoria

DESCRIZIONE DELLA GITA

Uno dei luoghi più misteriosi dei “Promessi Sposi” è indubbiamente il castello dell’Innominato, del resto il nome stesso del personaggio è un grande interrogativo. Manzoni, con grande maestria, lo descrive come un “nido di aquile” sulle cime di un’erta collina al centro di una valle “angusta e uggiosa”; un luogo difficile da raggiungere, da cui l’innominato, al riparo da assalti nemici, può dominare, da assoluto padrone, il territorio sottostante. Ma un castello così affascinante è mai esistito veramente?

Ebbene, ne abbiamo trovati addirittura due e, se vorrete, dopo aver letto il capitolo XX dei Promessi Sposi, vi accompagneremo alla loro scoperta, per decretare quale dimora “è davvero appartenuta” all’Innominato. A tal fine, vi proponiamo una gita sui colli lecchesi, sopra Calolziocorte, proprio a confine con il territorio bergamasco, alla scoperta della Rocca di Vercurago e del castello di Rossino.

Inizieremo la nostra ricerca dalla Rocca di Vercurago, fortino militare già ai tempi del Barbarossa, contesa tra lo stato di Milano e la Repubblica di Venezia e divenuta poi sede dei Padri Somaschi. Per raggiungerla, ci incammineremo lungo la strada delle cappelle della via Crucis, con l’obiettivo di raggiungere l’undicesima, situata propria nella Rocca dell’Innominato. Qui, scopriremo l’affascinantissima storia di questo castello e, leggendo i suoi ruderi e le strutture rimaste, potremo ricostruire i suoi spazi e la vita della sua gente. Visiteremo anche l’antica cappella di Sant’Ambrogio e le strutture dei Padri Somaschi, volute anche da San Girolamo già nel XVI secolo.

Per pranzo, scenderemo dalle colline e vi accompagneremo in riva all’Adda, in un luogo altrettanto antico, l’ex monastero del Lavello, la cui fonte miracolosa fu meta in passato di un pellegrinaggio internazionale.

Nel pomeriggio, invece, riprenderemo la strada dei colli per poi fermarci a Rossino. Qui, visiteremo il bellissimo borgo antico e l’omonimo castello che, anche lui, possiede molte caratteristiche per attribuito all’Innominato. Entreremo all’interno delle mura, delle strutture – rimaneggiate nell’Ottocento – e nelle torri antiche, che conservano ancora il fascino medioevale. Vi racconteremo anche storie, leggende e misteri…per lasciarvi ispirare, proprio come Manzoni, dalla bellezza di questo luogo.

Al termine della gita, confrontando la descrizione dei Promessi Sposi con quello che avrete visto, potrete finalmente decretare il vero castello dell’Innominato…ma attenzione, sarà il vostro castello dell’Innominato, ma qualche dubbio vi rimarrà per sempre….

PROGRAMMA DETTAGLIATO DELLA GITA

Mattina

Arrivo a Calolziocorte in mattinata.

Passeggiata culturale lungo la via delle Cappelle. Visita guidata delle strutture dei padri somaschi e storytelling sulla vita di San Girolamo.

Visita della cappella di Sant’Ambrogio e dei ruderi del castello. Storytelling sulla vita medioevale nel territorio lombardo.

Pranzo

Visita della chiesa e del monastero di Santa Maria al Lavello in riva all’Adda. Storytelling sulla devozione popolare del territorio lecchese e dei pellegrinaggi storici in riva al fiume.

Pranzo in una tipica trattoria locale a base di prodotti e ricette del territorio.

Pomeriggio

Passeggiata culturale a Rossino e storytelling sull’origine dell’omonimo castello. Visita guidata delle Chiese di San Lorenzo vecchia, il campanile ha inglobato una torre del castello, e San Lorenzo nuova, la chiesa senza campanile. Approfondimento sulla cultura artistica popolare legata alla fede.

Visita guidata degli interni del castello di Rossino: dalle sue corti interne alle sue torri antiche, dalle sue strutture ottocentesche ai rustici contadini. Storytellig sulla vita a castello alla fine del Medioevo.

Passeggiata nel parco del castello, lungo i sentieri immersi in antichi vigneti Merlo