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“Affascinante libro… che ci ricorda come la vanità, l’abbigliamento, la moda non siano affatto recenti” (Natalia Aspesi)
“Un libro strepitoso” (Mariateresa Fumagalli Beonio-Brocchieri)
Come ci si vestiva nel Medioevo? Quali erano i significati sociali e culturali dei diversi tipi di abbigliamento? Basandosi su inventari notarili, note delle spese, carteggi dell’epoca, l’autrice ci mostra attraverso una serie di casi concreti come era composto nel Medioevo il guardaroba degli uomini e delle donne, riscontrando nelle tipologie e nelle quantità dei vestiti le caratteristiche dei diversi gruppi sociali. Vivide descrizioni ci mettono in contatto con tutto il processo legato alla produzione e al commercio dei vestiti, dalle botteghe dei vari artigiani (tintori, setaioli, conciatori, cuoiai, calzolai, sarti) ai venditori di panni e ai merciai. Infine, viene tratteggiato l’uso sociale degli abiti: come ci si vestiva nelle varie situazioni, come i vestiti sancivano le differenze di ceto, come la Chiesa e le stesse leggi cercavano – battaglia perduta in partenza – di porre un freno al lusso.
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale, Storia delle città e Storia del costume e della moda all’Università di Bologna. Per il Mulino ha pubblicato “Il denaro e la salvezza. L’invenzione del Monte di pietà” (2001), “Pescatori di uomini. Predicatori e piazze alla fine del Medioevo” (2005) e “Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna” (2007).