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Nel Milanese, tra il Ticino e l’Adda, durante tutto il medioevo e successivamente in epoca rinascimentale, sorsero numerosi castelli, a volte vere e proprie fortezze, ma spesso anche lussuose ed elaborate residenze di potenti signori che amavano circondarsi di una raffinata corte. Ponti levatoi, torri coronate da merli protettori e recinti murati costituivano le strategie di difesa più opportune. Ticino e Adda risultavano una efficace barriera contro eventuali attacchi nemici e non furono rari i casi di invasioni e aspri scontri, che videro opposte fazioni lottare fino allo stremo per il possesso del territorio e del relativo castello. I più importanti e suggestivi castelli del Milanese sono sicuramente quelli dei Visconti, i quali proteggevano i loro domini attraverso un innovativo sistema di difesa disposto in prevalenza lungo il corso dei fiumi, sistema che rendeva borghi e villaggi meno esposti ai potenziali nemici e faceva dei fortilizi un importante punto di vigilanza. Pubblicato per la prima volta nel 1982, nel corso degli anni Castelli del Milanese di Raffaele Bagnoli è stato ripetutamente ristampato. La presente edizione, opportunamente rivista e corretta alla luce delle numerose e inevitabili trasformazioni subite da svariati castelli, cascine e palazzi fortificati di cui il territorio milanese compreso fra il Ticino e l’Adda è ampiamente disseminato, è stata arricchita anche di un notevole apparato iconografico, che, assieme al gradevolissimo testo dell’autore – viandante incantato ma anche cronista attento e infaticabile – ci prende letteralmente per mano per condurci alla (ri)scoperta di un patrimonio storico, artistico e sociale inestimabile, di cui abbiamo il compito di preservare la memoria.